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RECENSIONE
Questa è la storia di Sabrina, una donna che ha sempre voluto cambiare ma che non ha mai trovato il tempo di farlo, fino al giorno in cui un messaggio di uno sconosciuto "hacker" le appare sullo schermo del suo computer. Da qui il lettore viene catturato da un susseguirsi di conversazioni, consigli e confessioni che pian piano costruiscono un'amicizia virtuale che sviscera i sentimenti e le emozioni della nostra protagonista.
Un romanzo introspettivo dove sentimenti, paure e fragilità di ogni giorno devono fronteggiarsi con un tempo dove la velocità fa da padrona su tutto. Ma di corsa non si apprezza la bellezza della vita e se pur spesso sappiamo riconoscere la strada giusta, non sempre si ha la forza di intraprenderla.
Siamo come delle piante non più capaci di riconoscere la primavera, la stagione che per definizione è sinonimo di nascita e rinnovamento e così ci si trova a lottare contro le negatività, imparando davvero di avere la possibilità di lasciar tutto alle spalle e che spetta a noi accendere la torcia verso ciò che può migliorarci fuori e dentro le nostre mura di quotidianità.
È un romanzo al femminile che omaggia lo spirito del cambiamento in una società determinata ad apparire connessa e calorosa, ma che in realtà è piena di quella solitudine capace di inaridire sul nascere le emozioni positive.
Il viaggio che il lettore intraprende in compagnia della protagonista Sabrina, lo porta a ripercorrere un passato troppo ancorato al presente che frena la prospettiva di un futuro, di nuove possibilità, di nuovi orizzonti che potrebbero portare quella ventata di trasformazione e miglioramento che noi cerchiamo, ma che spesso chiudiamo in uno di quei cassetti che dimentichiamo di riaprire.
Il romanzo sottolinea il bisogno silenzioso di avere qualcuno disposto a prendersi cura di noi, l'attenzione verso la saggezza dei nonni che diventa dono, la cognizione di sentirci come dei germogli in cerca di acqua per crescere, la consapevolezza di servirci l'un l'altro attraverso le nostre stesse esperienze, le nostre energie con quella volontà di poterci sentire tutti connessi e responsabili di un'unica e dinamica realtà. E se pur ancora incapaci di poter realmente ascoltare l'altro, ci si ritroverà presto o tardi nel bel mezzo di una tempesta da cui uscire il più possibile indenni, ma soprattutto più forti. Questo significa che durante le difficoltà, l'unica cosa è resistere usando la testa ma senza abbandonare completamente il cuore che è parte di ciò che siamo.
Più vanno avanti le conversazioni, più l'hacker continua a smontare tutti quei castelli in aria e quelle fortezze create da problemi e delusioni spesso ingigantiti e si fa largo l'amore in tutte le sue sfumature. Non una voce, ma una serie di parole, virgole, emoji, punti fermi tracciano il bisogno di quel sentimento meraviglioso in grado di attraversare tutto ma che Sabrina sente più simile a una stella che muore.
Ci si sofferma a chiedersi come si può continuare a brillare in un continuo perdersi nel buio, come potrebbe essere il nostro oltre sentendoci liberi di ricominciare una nuova vita. Le risposte arrivano per tutti... in questo libro e poi fuori nel perdersi in così tanta bellezza... in un mondo così carico di meraviglie che lascia per ognuno di noi delle porte aperte che sono pronte a far entrare nuove emozioni che hanno quella miracolosa fortuna di non invecchiare. Sull'uscio di quelle porte possiamo riassaporare quel gusto dell'inatteso che, all'apparenza, anche uno sconosciuto qualsiasi potrebbe restituirci.
Filippo Gigante | www.filippogigante.it
L'AUTRICE
LICIA COLÒ Conduttrice televisiva italiana, è nota al grande pubblico poichè per anni padrona di casa di "Alle falde del Kilimangiaro". Amante della natura e degli animali, ha ideato e condotto molte trasmissioni e documentari per le reti Mediaset e Rai, oltre ad aver partecipato a Bim Bum Bam, Festivalbar, Buona Domenica, L’Arca di Noè e più recentemente la trasmissione di viaggi e temi ambientali Eden su La7.
La sua produzione libraria è copiosa, e incentrata sul tema degli animali, cui spesso i proventi delle vendite dei suoi libri sono destinati. Tra questi, ricordiamo "La mia arca" (Rusconi Libri, 1994), "Cuore di gatta" (Mondadori, 2007), "L’ottava vita. I nostri animali vivono per sempre" (Mondadori, 2008) e "Per te, io vorrei. Ti racconto un mondo che può essere bellissimo" (Mondadori 2013). Del 2014 è "Leo, Dino e Dreamy. Alla ricerca della medusa eterna", scritto con Alessandro Carta per Fabbri.
Con Solferino pubblica "Il pianeta. Istruzioni per l'uso" (2020).