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RECENSIONE
Lo stravagante Paese delle Meraviglie torna a farci stupire, rimpicciolire e ingrandire nel nuovo graphic novel targato ReNoir che apre le sue tavole a fumetti nella versione più dark e visionaria realizzata della coppia di autori David Chauvel e Xavier Collette. Il Classico della Letteratura per ragazzi, firmato da Lewis Carrol, rivive in un’opera artistica che mette da parte tutti quei canoni zuccherosi dell’edizione animata (pur sempre amata) disneyana e ravviva le pagine di colori e scelte grafiche che seguono uno stile più oscuro ed emancipato. Una evoluzione psicologica che parte dalla stessa Alice, protagonista indiscussa di una storia di conoscenza, scoperta e incontri con personaggi bislacchi come il Bruco, il Cappellaio Matto, il Gatto del Cheshire o la Regina di Cuori tutti al di fuori da ogni immaginazione.
Nel chiedersi cosa potrebbe servire la lettura di un libro senza figure, la mora Alice viene all'improvviso rapita dal saltellante e ritardatario Bianconiglio e da qui, cadendo in una profonda tana, inizia la nota avventura tra sogno e realtà. La particolarità grafica di questa nuova versione invita ad immergersi tra le sfumature di colore che si differenziano a seconda degli ambienti.
Si ha il piacere di sentirci protagonisti di una storia che lascia insegnamenti sempre validi. Tra i colori della notte che si mescolano tra le luci tenue del giorno o quelle soffuse delle candele, il rosa dei fenicotteri che si scosta dal rosso della Regina di Cuori e nel porre domande senza risposte durante l'ora del tè, c'è anche del tempo per dipingere di rosso le rose bianche piantate per sbaglio o giocare una partita di croquet.
La sinuosità e la morbidezza delle linee grafiche evocano gradualmente i dettagli di ogni tavola con il fine di amplificare ogni figura o luogo con accurata attenzione e suggestione. È sempre bello poter tornare al Paese delle Meraviglie, distaccarsi un po' dalla realtà e ricominciare a cercare un senso anche all'estraneità.
Filippo Gigante | www.filippogigante.it
AUTORI
David Chauvel (1969) Negli anni ‘90 entra nello studio “Atchoum”. Dopo alcune storie brevi, pubblica Black Mary (Glénat) e poi si afferma come uno degli sceneggiatori più prolifici per Delcourt. Scrive le serie: Rails, Les Enrangès e Nuit Noire. Influenzato dalla new wave britannica, realizza con Pedrosa Ring Circus, e poi Sabre et L’Epee con Boivin, Arthur e 7 Voleurs con Lereculey e Mafia Story con Lesaëc.